Tra i materiali più classici con i quali vengono fabbricati i posacenere promozionali troviamo il vetro (trasparente o colorato), la ceramica o in plastica. Articolo per fumatori d’eccellenza, sempre presente sui tavolini dei bar e spesso anche in casa, che si presta pertanto alla diffusione ad ampio raggio del vostro logo e della vostra immagine. Entrerò successivamente nello specifico, presentandovi alcune tipologie di posacenere personalizzabile che a mio avviso sono maggiormente degne di nota per originalità, qualità, forma. In questo articolo mi soffermerò sull’analisi delle possibilità di personalizzazione, della convenienza di comunicare la vostra immagine su un posacenere, dispensandovi alcuni consigli su cosa stampare e dove stampare un posacenere promozionale.

Utilità della personalizzazione di un posacenere promozionale

Malgrado il varo delle leggi anti-fumo ed il loro inasprimento negli ultimi anni abbia impedito ai clienti di fumare nei locali sprovvisti di apposita area fumatori, potere affermare che il posacenere abbia “retto il colpo” variando la propria funzionalità in base al luogo di impiego.

Continuando a fungere da comune posacenere all’aperto o in locali in cui sia concesso fumare, altrove il posacenere promozionale viene impiegato come raccoglitore dello sporco (chewing-gum, tovagliolini, stuzzicadenti o sottobicchieri ridotti a pezzettini) o ancora come svuotatasche o “rendi resto” al bancone o accanto al registratore di cassa.

Per i motivi sopra citati reputo il posacenere promozionale ancora un ottimo mezzo di comunicazione pubblicitaria.

In che punto conviene personalizzare un posacenere?

Rispondo alla domanda di poco sopra ponendovi un ragionamento logico.

Un posacenere promozionale può essere personalizzato sulla base, sul bordo superiore o sullo zoccolo laterale; sulla prima va a cadere la cenere e vi si spengono le sigarette, sul secondo viene solitamente posato il mozzicone, mentre la terza superficie è sempre visibile da chi è seduto al tavolo.
La cenere a lungo andare sporca ed annerisce la base del posacenere, oscurando il vostro logo e rendendo illeggibili i testi scritti in piccolo.

Consiglio pertanto di prediligere la stampa del bordo o dello zoccolo (meno soggetta a “danneggiamento“) se prevedete l’impiego del vostro posacenere nella maniera tradizionale o se non ne ipotizzate un ricambio frequente.

Se invece la cenere non sporcherà la base vi consiglio senza dubbio la personalizzazione del fondo del posacenere. Avrete in questo modo un’area di dimensioni adatte alla stampa del vostro logo e dei vostri recapiti.

Cosa stampare su un posacenere promozionale?

Sui posacenere consiglio di stampare esclusivamente il logo ed il numero di telefono.
La maggior parte dei clienti mentre è seduta al tavolo avrà a disposizione un cellulare, con il quale potrà appuntarsi il nome della vostra società o effettuare una telefonata.

Se il target è giovane o particolarmente votato alla tecnologia potete riportare anche un indirizzo web, la vostra email o la vostra pagina facebook; gli smart phone (blackberry e iphone) ormai permettono di navigare in internet ovunque.

Quanto costa realizzare un posacenere personalizzato?

La personalizzazione di un posacenere promozionale può avere un prezzo molto vario, in base al materiale con cui il posacenere stesso è prodotto (plastica, vetro, ceramica). Tuttavia i più economici sono i posacenere in plastica personalizzati con stampa serigrafica a 1 o 2 colori.

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  • Ogni anno, un terzo di tutto il cibo prodotto nel mondo viene sprecato. Ciò equivale a 1,3 miliardi di tonnellate secondo i dati della United Nations Food and Agricultural Association, con la previsione di 2,1 miliardi di tonnellate di cibo che sarà gettato via nel 2030. I dati sono allarmanti ma la riduzione dello spreco alimentare è alla portata di tutti ed ognuno di noi può fare qualcosa per migliorare la situazione nella sua routine.
  • Gadget da scrivania?? Arriva la spillatrice senza spille !! Nel 1899 in Norvegia Johan Vaaler, inventò attache o spilla, brevettata poi in Germania anni dopo. Sempre in Germania negli anni trenta, un’azienda di Mainz, la Elastic Design, diede alla luce la prima spillatrice a punti metallici. Da quel giorno è cambiato il modo di raccogliere fascicoli e organizzare i documenti… Passati 80 anni da quel giorno, le spillatrici tradizionali sono ancora molto utilizzate e sempre presenti sulle nostre scrivanie. Ma adesso qualcosa di nuovo sta nascendo, la versione eco-friendly è arrivata!!! Si tratta di una spillatrice che forando e piegando la carta con un processo a pressione, riesce a tenere un massimo di 10 fogli uniti tra loro, come farebbero punti o spille. All’occorrenza, risulta anche molto meno complesso separare i fogli. Anche sul design si dimostra un oggetto compatto, colorato e versatile, ad un prezzo contenuto. Che dire... è ecologica ed economica: mooolto Rock!!
  • Chi non ha mai utilizzato la pellicola in materiale plastico per avvolgere cibi o coprire contenitori da conservare in frigorifero? Credo in pochissimi. Adesso è arrivato il momento di cambiare rotta. La sensibilizzazione mediatica sul tema dell’ecologia ha fatto sì che siamo tutti più attenti nell'utilizzare risorse differenti rispetto a quelle più inquinanti, ove possibile.
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